Se ogni ACC precedente rappresentava uno storico passo avanti – esteriorizzazione, livingness, beingness – ciò che venne rivelato nel 5° ACC Americano fu altrettanto significativo. Riguardava gli universi, o come Ron spiegò: “È meglio, molto meglio per un individuo concentrarsi sul suo universo, invece di concentrarsi sull’universo MEST. Ma ciò, in sé, non è la risposta finale. Viene conseguito un equilibrio nei tre universi e la certezza su questi tre universi.” Il creatore di un universo è il suo “dio” e colui che entra nell’universo di un altro è soggetto ai suoi postulati ed alle sue leggi, una circostanza poco piacevole che incide sulla maggior parte dei preclear. Da quelle scoperte derivò un arsenale di tecnologia: la Procedura del Corso Avanzato, per realizzare lo scopo principale dell’auditing, cioè un preclear che cambia punto di vista; SOP 8-D, che include una tecnica per separare gli universi intrecciati, il Filo Diretto sul Punto di Vista e il Filo Diretto su Essere, Fare ed Avere per rendere il preclear in grado di tollerare qualsiasi punto di vista in qualsiasi universo. Per tutto il Congresso, Ron sottolineò i principi fondamentali, fornendo descrizioni del tempo, spazio, engram, facsimili e dello statico, con un’intera conferenza in merito a come audire Self-Analisi. Qui ci sono le chiavi per scoprire i segreti degli universi e per far funzionare i postulati di una persona.
Leggi ancheIl vostro primo compito è quello di trovare la mente del preclear. Se volete far sì che i suoi postulati abbiano effetto su di lui, sarà meglio che lo mettiate nella condizione di essere nell’universo in cui i suoi postulati abbiano effetto. — L. Ron Hubbard
Con il felice completamento dei primi quattro Corsi Seminariali Avanzati, le vittorie arrivavano a profusione dal campo, come un fiume in piena. Un preclear parzialmente sordo riacquistò l’udito solo dopo alcuni comandi di auditing. Una donna che non riusciva a camminare per una grave ferita al piede, con prognosi medica di sei settimane, cercò invece un auditor e due giorni più tardi se ne uscì a grandi passi per farsi fare una nuova acconciatura. Poi ci fu la titolare di un negozio messa fuori combattimento da emicrania, brividi, febbre e da una marea di altri disturbi, la quale stava per chiudere il negozio quando entrò un cliente. Nel giro di quaranta minuti aveva già riaperto e si era messa al telefono ad organizzare nuovi affari; si dà il caso che il suo cliente fosse un diplomato dell’ACC.
Così, quando il 29 marzo 1954 Ron arrivò al 616 di North 3rd Street, a Phoenix, per iniziare a tenere il 5° Corso Seminariale Avanzato Americano, un gruppo scelto di auditor era in trepidante attesa. Le loro aspettative sarebbero state ben presto realizzate appieno. Poiché se ogni ACC precedente era stato contrassegnato da sempre nuove pietre miliari – esteriorizzazione, livingness, beingness – ciò che stava per essere svelato era altrettanto significativo. Nello specifico, il soggetto degli Universi.
E sebbene la definizione di Ron di un universo come “un intero sistema di cose create” fosse impeccabile, Ron aveva appena fatto una nuova scoperta, sviluppando e codificando tecniche di auditing che si indirizzano alla capacità del preclear di osservare direttamente tutti e tre gli universi: il proprio, quello del prossimo e l’universo fisico. Come disse Ron :
“Una continua fissazione su un unico universo e una continua dipendenza da esso, mentre vengono ignorati gli altri due universi, conduce all’oscurità, alla disperazione, al nulla. Non c’è niente di male nell’universo fisico. Non si dovrebbe cessare di osservare l’universo fisico, ma di certo non vi si dovrebbe concentrare in modo tale da essere in grado di ‘concordare’ solo con esso e con le sue leggi. L’individuo ha leggi proprie. Per lui è meglio, molto meglio, concentrarsi sul suo universo che non sull’universo MEST. Ma ciò, in sé, non è la risposta finale. Viene conseguito un equilibrio nei tre universi e la certezza su questi tre universi”.
Come gli auditor del 5° ACC ebbero presto modo di scoprire, ciò che Ron stava impartendo loro rappresentava una notevole svolta nella loro capacità di risolvere i casi. Ron rivelò infatti che il creatore di un universo è il “dio” di tale universo, e chi entra nell’universo di un altro è soggetto ai suoi postulati e alle sue leggi. Ed è precisamente dove si trovava la maggior parte dei loro preclear: nell’universo di altri.
Ron istruì dunque gli auditor in un arsenale di tecniche, in base a cui i preclear non solo potessero ritornare in possesso del proprio universo, ma potessero acquisire l’ampia comprensione e consapevolezza che derivano dalla certezza di tutti e tre gli universi:
Nonostante la natura avanzata di queste procedure, Ron evidenziò i principi fondamentali necessari a garantire la loro efficacia, con conferenze che descrivevano:
Con i risultati spettacolari dati da questi progressi tecnici, l’espansione divenne una priorità chiave, così da portare questi risultati ad altri. Motivo per cui, nonostante i rigorosi orari delle conferenze e l’andatura supersonica delle sue ricerche, Ron portò la disseminazione a livelli stratosferici, con libri distribuiti a migliaia di persone, attività del campo che nascevano come funghi da Auckland fino a Boston, e il passaparola che aumentava ogni giorno di più grazie alle innumerevoli storie di vite cambiate in meglio.
E se quello era il messaggio sul fronte organizzativo, LRH si stava anche rivolgendo direttamente al vasto pubblico. Perché nonostante l’intensa tabella di marcia, e tra una conferenza e l’altra, fu durante il 5° ACC che Ron partecipò ad una serie di trasmissioni radio di quindici minuti sui principi di Scientology. In particolare, fra quella serie memorabile di discorsi, ne andò in onda uno, che fu un classico immortale: “È Possibile Essere Felici?” Oggi esso appare come primo capitolo di Scientology: Una Nuova Ottica sulla Vita, a testimonianza dei duraturi effetti degli sviluppi tecnici di Ron per impostare il futuro percorso della disseminazione.